WagBox

WagBox, Luca Scali racconta le box dei nostri amici animali

Abbigliamento, food, cura della persona ma anche dei nostri amici animali. Il mondo dei box sorpresa e degli abbonamenti online tocca i campi più differenti con subscriptions ad hoc e specializzate.

Dal mondo del beauty a quello dedicato ai migliori amici dell’uomo, i cani, Luca Scali è un veterano del settore: 43 anni, fondatore di numerosi abbonamenti online, attualmente è CEO e founder di WagBox,  la “scatola con la coda”. Insieme a Maria Elena Caruso, Luca Scali ha dato vita al primo e-commerce in abbonamento interamente pensato per i nostri amici a quattro zampe, senza dimenticare i padroni, ovviamente.

Cosa l’ha spinta a intraprendere il business degli abbonamenti online? 
Ad essere sincero lavoro nel settore dell’e-commerce da parecchio tempo. Negli ultimi anni ho seguito il modello degli abbonamenti e delle subscription analizzando più di 100 modelli in tutto il mondo: dal food al beauty, dall’oggettistica alla cucina; ho seguito la fase di realizzazione e il lancio di My Beauty Box.
Ciò che mi ha spinto a intraprendere questo business è senza dubbio una analisi attenta condotta su questo modello trasportato nel digitale, sia negli Stati Uniti che in Paesi difficilmente paragonabili al modello italiano. In Giappone e Corea, ad esempio, l’approccio al consumo è molto simile al nostro; per non parlare della possibilità di esportare questi modelli dall’Italia in altri Paesi europei.
Per quanto riguarda WagBox, noi non siamo una semplice start-up, bensì un incubatore di diverse realtà, con quasi 10 start up all’attivo, con una sede in Brasile e una a Londra. L’Italia è sì la base, il Paese in cui produciamo piattaforme e testate, ma le nostre iniziative vengono sviluppate contemporaneamente in altri due o tre Paesi europei. Al momento sono Italia, Inghilterra, Germania o Francia.
Ad oggi posso dire che WagBox è pronto per essere lanciato in Inghilterra.

Sì perché per chi non lo conoscesse, WagBox è attualmente l‘unico servizio in abbonamento che consente di provare nuovi prodotti (alcuni in esclusiva per l’Italia) ad un costo contenuto (1 mese 24€; 3 mesi 69 € anziché 72 €, 6 mesi 132 € anziché 144 €, 12 mesi  252 € anziché 288 €): snack, giochi, accessori, prodotti per la cura del nostro Fido. Noi scegliamo la taglia del nostro cane (piccola, media o grande), il tipo di abbonamento che preferiamo ricevere a casa ogni mese e la nostra WagBox è pronta a divertire i nostri fedeli amici. Ma non solo: sì perché “la scatola con la coda” offre la possibilità di regalare ad altri amici a quattro zampe questa emozione.

Si tratta di un trend molto attivo all’estero (Stati Uniti e Giappone soprattutto): l’Italia come sta reagendo al fenomeno?
Il nostro modello di consumo è difficilmente paragonabile a quello inglese o tedesco, dove i consumatori hanno un’abitudine all’acquisto diversa dalla nostra. In Italia il mercato sta maturando con una tempistica diversa. Ad oggi ci troviamo nella fase di una crescente abitudine all’acquisto attraverso il modello dell’abbonamento. Nel caso di WagBox abbiamo dalla nostra l’effetto sorpresa ed emozionale. Ogni mese le nostre box vengono aperte e scoperte dal cane e dal suo padrone. Inoltre, a differenza delle box del mondo del fashion e del beauty, la box di WagBox è molto grande per dimensioni, e gli oggetti in esso contenuti sono sì giochi o snack, ma sempre prodotti scelti per creare un’emozione sia al padrone che al cane. È una modellistica che abbiamo analizzato con attenzione dai mercati americani e che possono essere facilmente adattati al modello italiano, inglese, francese e tedesco.

Insomma, WagBox oltre a far felici i nostri amici animali, crea un’emozione anche al padrone, che ogni mese scarta insieme al cane la box sorpresa. Ma perché scegliere proprio il segmento dei nostri amici a quattro zampe?

WagBox.com
WagBox.com


É una scelta conseguente all’analisi dei modelli di mercato: abbiamo studiato gli user, i potenziali clienti, condotto le nostre analisi economico-finanziarie, e siamo giunti alla conclusione che il mercato è sufficientemente profondo per poterlo scalare, crescere in dimensioni rapidamente e avere un business plan. Se ad oggi ci occupiamo solo di cani, presto affronteremo anche il mondo dei gatti.

Un successo, quello di WagBox che sembra inarrestabile, al contrario delle inflazionate beauty box, che secondo Luca Scali sono destinate a morire…

Qual è la chiave di successo di questo business? Perché piace?
A differenza delle box dedicate al beauty che hanno avuto un iniziale effetto virale che si è andato a spegnere molto rapidamente, come SugarBox e GlossyBox, il nostro modello si basa su una analisi di mercato ben più profonda. Un modello che ha un grande successo all’estero, e che non ha motivi per non funzionare anche in Italia. Inoltre è un modello di acquisto comodo perché si possono sperimentare prodotti difficili da reperire se non si abita in una grande città o acquistabili solo nei negozi specializzati. Avere una presenza capillare su tutto il territorio significa offrire contemporaneamente un’esperienza di acquisto e un effetto sorpresa che coinvolge l’Italia intera. Si tratta anche di modelli che devono avere tempo per svilupparsi, ma sono convinto abbiano un buon margine di successo. Modelli vincenti.

Quali sono i prodotti di WagBox che i clienti preferiscono ricevere a casa?
Sicuramente gli snack e i giochi. Per quanto riguarda i primi, si tratta di un segmento di mercato in fortissima espansione in tutta Europa, Italia compresa. Poter avere e provare prodotti magari difficilmente reperibili a un costo inferiore di quello che si potrebbe acquistare in un negozio specializzato rappresenta un’importante innovazione.
Per quanto riguarda i giochi, stiamo attualmente lanciando una stellina gialla con ultrasuoni, prodotto scelto per le sue caratteristiche e la sua innovazione, in quanto il nostro fedele amico può divertirsi ed essere stimolato senza però disturbare l’orecchio umano. Inoltre questo prodotto può essere acquistato con la nostra box ad un prezzo accessibile, perché provenendo dagli Stati Uniti è una esclusiva per l’Italia.

WagBox.com

WagBox, però, non è solo cura dei cani di casa (e presto dei felini domestici). Il team infatti pensa anche a quelli più sfortunati che vivono in canili o strutture attrezzate. Inoltre, lo staff è molto attento all’impatto ambientale che il packaging e i prodotti possono avere…

Oltre alla sorpresa per i nostri amici animali, la box viene realizzata in cartone riciclato alla quale possiamo dare una seconda vita: anche questa scelta eco-friendly può fare la differenza?
Assolutamente sì. Noi di WagBox siamo attenti a due aspetti: quello sociale e quello ecologico. Per ogni abbonamento doniamo 2 euro a un canile e per rendere il tutto più trasparente pubblichiamo anche il nome della struttura scelta. Solitamente gli enti e le associazioni fanno campagne nel periodo delle feste natalizie; le nostre donazioni invece sono costanti.
L’aspetto eco-friendly invece ci sta ripagando molto: i nostri prodotti non vengono sperimentati su animali e insieme al packaging rispettano l’ambiente e hanno bassissimo impatto ambientale. Il nostro cartone è al 100% ecologico e può avere una seconda vita come ciotola, contenitore,… Anzi, siamo noi a chiedere ai nostri abbonati a suggerirci nuovi utilizzi!

Come vede il futuro di WagBox?
Splendido (e ride N.d.R.). La nostra “scatola con la coda” sta sì diventando una sorpresa per i nostri amici a quattro zampe, ma sta soprattutto convertendo una abitudine all’acquisto a pochi euro che consente a tutti gli amanti degli animali la possibilità di regalare loro ogni mese un’emozione. Vedo un futuro abbastanza corposo: stiamo ricevendo feedback positivi da tutto il mondo, quindi nell’immediato futuro auspico l’apertura a Londra, ma non solo.

E dei box in abbonamento in generale, cosa ci può dire?
Sono abbastanza critico al riguardo. Come raccontavo precedentemente, ne ho analizzati più di 100 e ne abbiamo sperimenti alcuni all’estero. Come in qualsiasi campo, anche in questo bisogna saper selezionare. Ad essere sincero non vedo un grande potenziale per l’Italia di queste box, così come invece credo fortemente in altre tipologie, come le food box. Penso che il mondo delle box possa avere sicuramente un futuro articolato e positivo se però vengono condotte delle analisi molto attente e puntuali prima di partire con qualsiasi start up.

Giulia Perfetti

Giornalista di lifestyle e moda, blogger su tutto ciò che accade nella mia Milano, sono nata 25 anni fa a Brera, il quartiere più bohémienne e naif della mia città che mi rappresenta appieno. La laurea all'Università per interpreti e traduttori mi ha permesso di riscoprire la passione per la scrittura: più che un lavoro, un vero e proprio piacere.