Music on demand

Musica in streaming, gratis o in abbonamento: le offerte in Italia [AGGIORNATO il 13 settembre 2016]

[Ultimo aggiornamento il 13 settembre 2016]

Un tempo era la radio,  i vinili, poi è stata la volta delle cassette, dei cd e, con la digitalizzazione, ecco l’arrivo degli mp3. Probabilmente figuro tra i pochissimi che tutt’oggi amano comprare un album, ascoltarlo in macchina, consumarlo, leggere i testi, ammirare la copertina… Però diciamoci la verità: quanto costa comprare oggi un cd o, per i veri intenditori, un bel LP?! Tanto, troppo, nonostante il crescente ritorno del vinile e le numerose ristampe che stanno prendendo sempre più piede.

Per anni un bel compromesso sono stati i programmi per scaricare la musica su pc – all’inizio illegalmente. Alzi la mano chi si ricorda di Napster, Emule… Poi è arrivato iTunes, con la possibilità di comprare a pochi euro brani o interi cd (oltre a libri, film e podcast). È di questi anni la rivoluzione della musica in streaming: ascolti, provi e decidi se comprare e, quindi, pagare.

Probabilmente a dire la parola “abbonamenti musicali” il primo nome che vi viene in mente è Spotify. Eppure sono davvero molteplici i servizi offerti in questo ambito: forse meno conosciuti ai più, ma non per questo meno efficienti.

Questa tendenza non poteva che arrivare dagli States, i primi a usufruire di Spotify e simili, come Pandora, per non parlare delle radio satellitari in abbonamento tanto care al popolo d’oltreoceano.

Vediamo cosa offre invece il Bel Paese…

Spotify

Spotify
Spotify

Famoso in tutto il mondo per la qualità e la quantità di brani caricati, Spotify è il servizio di abbonamento musicale più noto in Italia: 20 milioni di canzoni, centinaia di artisti, radio, dalle hit del momento ai grandi classici, da scaricare gratuitamente sul nostro smartphone, pc o tablet, con playlist create ad hoc per le diverse occasioni. La mia preferita? Quella per andare a correre: un brano dopo l’altro di diversi generi pronti per darti la carica.
Inoltre, Spotify è anche social: gli utenti possono condividere i brani preferiti, commentarli, seguire gli amici e, perché no, anche i loro beniamini che usufruiscono del servizio, così scoprendo cosa amano ascoltare e, magari, scoprire nuovi cantanti.
Come iscriversi? Basta andare sul sito ufficiale e provare la versione Free collegandosi con il proprio profilo Facebook o inserendo una nuova user e password.
Per i più esigenti c’è anche la versione Premium a 9,99 euro al mese. Per i clienti Vodafone, è addirittura previsto uno sconto di 3 euro al mese (6,99 euro). Nemmeno a dirlo, il primo mese di prova è gratuito.
Se invece avete voglia di fare un regalo, perché non acquistare una e-card? Da 1 mese (9,99 euro), 3 mesi (29,97 euro), 6 mesi (59,94 euro) o da 12 mesi (119,88).

Spotify è questo e molto altro ancora; ma proseguiamo il nostro tour per i servizi in Italia.

Google Play

Google Play
Google Play

Sempre recettivo per quanto concerne le novità, anche Google ha voluto dire la sua in fatto di abbonamenti: libri, film, giochi, musica e chi più ne ha più ne metta. Analizziamo l’offerta musicale.
Si chiama Google Play, e altro non è che un servizio che permette di scoprire e ascoltare milioni di canzoni su pc, smartphone (Android e iOS) e tablet, da aggiungere alla nostra libreria.
Anche in questo caso, ci sono due versioni del servizio: la modalità di ascolto gratuita denominata Standard (20 milioni brani, possibilità di acquisto di nuova musica e di ascolto su Android, iOS e pc) e quella a pagamento, la Unlimited (alle funzioni Standard va aggiunta la possibilità di ascoltare milioni di brani in qualsiasi momento, la radio con skip illimitati, scoprire speciali playlist create da veri esperti di musica) a 9,99 al mese con 30 giorni di prova gratuita.

Aggiornamento del 13 settembre 2016: grazie a una nuova offerta lancio, è possibile provare Google Play Music Unlimited per 6 mesi, gratis. Ecco chi può approfittare della promozione, e come deve fare 😉

iTunes

iTunes
iTunes

Quel genio di Steve Jobs però ci è arrivato prima di tutti. Con l’app iTunes – già disponibile nei dispositivi iOS e scaricabile gratuitamente sui pc – è infatti possibile scaricare (a pagamento) e organizzare sulla nostra libreria film, spettacoli, libri, applicazioni e musica, fatto che rende la app di Apple una delle più note del settore. Il download è gratuito.
Ma iTunes è molto di più. Il team della mela morsicata lo scorso settembre ha infatti lanciato  iTunes Radio, servizio di radio streaming che a partire dalla scelta di una canzone, artista o genere, propone altri brani e cantanti. Per averlo è sufficiente avere un account iTunes: una volta attivato, la voce Radio comparirà nella barra orizzontale sotto il player. Inoltre, è possibile ascoltare senza alcun costo aggiuntivo le stazioni radio.
iTunes però non è un servizio in abbonamento. Perché allora abbiamo deciso di includerlo nella nostra rassegna? Perché le cose in casa Apple potrebbero cambiare…

Dopo il successo e l’iniziale “supremazia”, i nuovi competitor hanno per così dire fatto perdere terreno ad iTunes, tanto che secondo alcune indiscrezioni Cupertino starebbe prendendo la direzione dell’on demand creando un altro servizio di musica in streaming in abbonamento parallelo al già citato iTunes Radio.
Carta canta: stando agli ultimi dati di Nielsen SoundScan, è stato registrato il -13% su base annua per quanto riguarda le vendite di album digitali su iTunes e il -11% di vendite delle singole tracce; inversione di tendenza invece per le vendite di servizi di musica in abbonamento che hanno visto una consistente crescita: oltre 1,4 miliardi di dollari annui solo in America (dato Recording Industry Association of America).

Deezer

Deezer
Deezer

Discovery, Premium e Premium+: sono queste le tre offerte di Deezer, il servizio di musica on demand con oltre 30 milioni di brani e che vanta numerosi abbonati tra Francia, Spagna, Inghilterra, Germania e Italia, of course.
Se la prima offerta, gratuita, consente di ascoltare la musica solo sul pc (e con la pubblicità), con la versione Premium, anch’essa solo per web, permette un ascolto senza limiti, la possibilità di creare le proprie playlist e librerie musicali al costo di 4,99 euro al mese e con i primi 15 giorni di prova gratuita. Per quanto riguarda la versione Premium+ invece, il costo sale in rapporto alla qualità del servizio offerto: 9,99 euro al mese e con i primi 15 giorni di prova gratuita di musica da ascoltare su pc, tablet e smartphone.

Ma, come per Spotify, anche per Deezer esistono delle promozioni: per chi acquista il nuovo Samsung Galaxy S5 (uscito sul mercato il 12 aprile 2014) i primi 6 mesi di servizio sono gratuiti: l’offerta, non cumulabile e valida per i nuovi abbonati Deezer, può essere disattivata in qualsiasi momento prima della fine dei 6 mesi, senza impegno e senza costi aggiuntivi. Al momento questo servizio è attivo in numerosi paesi europei quali Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Irlanda.

Rdio

Rdio
Rdio

Definito dai professionisti del settore un vero e proprio jukebox social, Rdio è il servizio in abbonamento per tutti gli utenti Android. Con milioni di iscritti e oltre 20 milioni di brani (dai grandi classici alle ultime canzoni), Rdio offre la possibilità di seguire i nostri amici e artisti preferiti sbirciando tra le loro hit preferite…
L’ascolto si può effettuare anche offline, in caso di previa sincronizzazione con il dispositivo mobile.
Dopo la prova gratuita di 14 giorni, senza obbligo di impegno, l’abbonamento mensile di brani illimitati è di 9,99 dollari al mese. Inoltre, per famiglie, studenti o coloro che vorrebbero utilizzare solo la versione web del servizio, esistono sconti pensati ad hoc dal team Rdio.

Cubomusica

Cubomusica
Cubomusica

Per ascoltare nuovi brani, scoprire le novità del mondo della musica, vedere video, c’è Cubomusica di Telecom Italia, riservato solo ai clienti Telecom e Tim. 4 milioni di brani, ascolto in streaming senza limiti e pubblicità a 4 euro al mese. Per i nuovi abbonati il primo mese è gratuito.

Play.me

Play.me
Play.me

9,5 milioni di brani: è questa l’offerta dell’italiana Play.me. Ebbene sì, tra tanti abbonamenti con radici straniere, oltre a Cubomusica, anche l’Italia ha voluto dare la propria risposta alla crescente richiesta degli internauti di scaricare e ascoltare musica on demand. Pacchetti di mp3 da scaricare mensilmente (alcuni gratuiti), stazioni radio, brani, artisti: anche in questo caso, c’è la possibilità di provare il servizio senza alcun costo (basta collegarsi con il proprio account Facebook); il servizio a pagamento prevede invece 2,99 a settimana con accesso illimitato + 1 mp3 in omaggio al momento dell’iscrizione.

Sony Entertainment Network

Sony Entertainment Network
Sony Entertainment Network

Dal colosso nipponico ecco il servizio on demand che consente di ascoltare musica, guardare film, giocare e condividere su dispositivi. Ma concentriamo su Music Unlimited: anche in questo caso la prova gratuita di 30 giorni è d’obbligo. Scaduto il primo mese, si può procedere con l’abbonamento Access (4,99 euro al mese, adatto a chi ascolta musica in casa) o Premium (9,99 euro al mese, per chi è spesso fuori). I brani possono essere ascoltati su computer (Mac e pc), lettori Blu-ray, TV BRAVIA e Sony con connessione a Internet, smartphone Xperia, iPhone, tablet, iPod Touch, piattaforme Android e lettore Android Walkman, su PlayStation4,
PlayStation3
e PlayStationVita.

Microsoft Xbox Music Pass

Xbox Music Pass
Xbox Music Pass

Dopo Apple, Google e Sony, un altro colosso tecnologico ha deciso di buttarsi nel momento della musica on demand: si tratta di Microsoft,  che con la sua  Xbox Music Pass, dopo una prova gratuita di 30 giorni, offre accesso illimitato a tutta la musica che più ci piace. Terminato il mese free, è possibile passare alla versione a pagamento di 9,99 euro al mese.
Se però il modello gratuito prevede uno streaming musicale limitato e con annunci pubblicitari, oltre alla creazione di stazioni radio basate sui nostri artisti preferiti, l’offerta a pagamento propone un servizio più vasto: oltre alla già citata creazione di stazioni radio, ecco lo streaming illimitato senza pubblicità, la possibilità di ascoltare online e offline brani su tutti i device (pc, smartphone e tablet), e streaming di oltre 70mila video musicali su Xbox 360 e Xbox One.

Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche. Meglio la qualità e quantità o l’interazione sociale? A ognuno la propria offerta, anche ai più restii ai servizi di abbonamento online, che non si fidano degli acquisti sul web e che ancor prima di provare un nuovo servizio si chiedono “E se poi mi stufo?”. Ogni servizio ha le sue modalità di pagamento e possibilità di rescindere l’abbonamento senza costi aggiuntivi. Ma questo lo vedremo prossimamente, dove approfondiremo passo dopo passo tutti i servizi elencati quest’oggi.

Ad ogni modo, calcolatrice alla mano, se in media un cd costa 14,90 euro e in un anno, esagerando, ne si acquista 10,  conviene comunque spendere 120 euro di abbonamento online per godere di milioni di brani e centinaia di artisti, non trovate? E in maniera del tutto legale senza danneggiare gli artisti e dando spazio a quelli emergenti, anche per chi, come me, è fanatico del caro e vecchio album…

Giulia Perfetti

Giornalista di lifestyle e moda, blogger su tutto ciò che accade nella mia Milano, sono nata 25 anni fa a Brera, il quartiere più bohémienne e naif della mia città che mi rappresenta appieno. La laurea all'Università per interpreti e traduttori mi ha permesso di riscoprire la passione per la scrittura: più che un lavoro, un vero e proprio piacere.